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Medicina e Bioingegneria in un’unica figura professionale? MEDTEC risponde

A settembre si é avviato per la prima volta il Corso di Laurea MEDTEC. A sei mesi dalla sua inaugurazione, siamo riusciti ad intervistare il Prof. Maurizio Cecconi. Ecco cosa ci ha raccontato.

Il Corso di Laurea in lingua inglese attivato da Humanitas University in convenzione col Politecnico di Milano si caratterizza per l’obiettivo specifico di integrare e potenziare le competenze tipiche del Medico Chirurgo con competenze di base e applicate tipiche dell’Ingegneria Biomedica. Questa nuova figura professionale sarà in grado di comprendere a fondo e gestire consapevolmente le tecnologie avanzate che caratterizzano la professione medica e di applicare una medicina sempre più personalizzata utilizzando sistemi ad alta complessità tecnologica per il trattamento, la valutazione clinica dei pazienti e la diagnosi. Potrà inoltre ottimizzare i risultati terapeutici con una particolare attenzione alle potenzialità delle tecniche di data analitycs e machine learning nonché all’utilizzo di nuovi materiali e di dispositivi terapeutici avanzati come robot chirurgici, endoprotesi, biostampe e stampe 3D.

In pratica, pensiamo a formare un medico innovatore che non solo saprà gestire al meglio le nuove tecnologie, ma sarà figura chiave nell’innovazione in medicina, sia questa nell’utilizzo migliore dei dati al letto del paziente, o nello sviluppo di nuove tecnologie.
Non da ultimo vogliamo formare un medico che non dimentichi il lato umano della professione. Anzi pensiamo che questa figura saprà unire l’umanità e il rapporto col paziente alla tecnologia.
I laureati potranno trovare impiego oltre che nei settori della professione medica e della ricerca anche nei settori industriali che operano nell’ambito dei dispositivi e delle tecnologie biomediche o nell’ambito farmaceutico.

Prof. Maurizio Cecconi (Vice Presidente del Corso di Laurea MEDTEC School)

Qual è stata la motivazione cha ha fatto scattare l’idea di MEDTEC?

Negli ultimi decenni il ruolo delle tecnologie in Medicina ha avuto un forte impatto sul percorso di cura dei pazienti, dalla diagnosi alla terapia, contribuendo all’aumento sia dell’aspettativa sia della qualità della vita. Questa sfida necessita di progresso continuo. Ci siamo resi conto che l’interdisciplinarità tra mondo medico e ingegneristico è ormai al centro di tutto il progresso medico. In questo momento avviene però con professionisti che sono o medici e ingegneri. Manca, in questo momento, una figura che sappia dialogare con entrambi i mondi. Da qui l’idea di dare una risposta con MEDTEC.

Questo corso di laurea è indirizzato a chi vorrebbe essere un medico o a chi vorrebbe essere un ingegnere biomedico?

In un certo senso per chi vuole essere entrambi, creando appunto però una nuova figura professionale che al momento attuale non esiste, ma di cui c’è bisogno. E’ un corso di laurea per giovani che vogliono diventare medici e che hanno una forte attitudine e interesse a voler scoprire e applicare l’innovazione in medicina, occupando un ruolo attivo in questo nuovo scenario. La formazione di questi medici si caratterizza per l’accento posto sull’acquisizione di competenze tecnico scientifiche potenziate rispetto a quelle della formazione medica classica.

Come potrebbe cambiare la suddivisione delle mansioni nella sanità pubblica in seguito all’introduzione di questa figura?

Questa è una domanda a cui è difficile rispondere, nel senso che le mansioni del medico in generale stanno cambiando e tutti i nuovi medici dovranno saper lavorare in un mondo piu’ tecnologico. Il corso è pensato non per ripensare dei ruoli ma per consentire ai giovani che vogliono lavorare all’interno della medicina di comprendere meglio e quindi sfruttare al meglio l’innovazione tecnologica, sempre al servizio del paziente.  Come già detto, ci aspettiamo che questa figura non si collochi solamente nelle nuove mansioni del medico, ma sia leader e innovatrice nel cambiamento.

Esiste la possibilità di iscriversi all’albo? Avete incontrato delle resistenze da parte dell’ordine degli ingegneri?

Il corso è stato costruito in completa armonia e collaborazione con il Politecnico di Milano. Chi completerà tutto il piano di studi avrà riconosciuti sia la laura in medicina da Humanitas, sia la triennale in Ingegneria del Politecnico. Le possibilità di iscrizione agli ordini professionali saranno le stesse di chi ha una laurea in medicina o per la laurea in medicina di chi ha una triennale in bioingegneria per la laurea in bioingegneria. Per quanto riguarda l’albo degli ingegneri con la triennale i laureati avranno la possibilità di iscriversi nella sezione B dell’albo degli ingegneri, riservata agli ingegneri “junior”.

In cosa consistono i vostri metodi di apprendimento (research-based, problem-based e case method, etc.)?

Si tratta di modalità di apprendimento interattive, soprattutto pensate per un lavoro a piccoli gruppi che stimoli la discussione e lo sviluppo di pensiero critico. La finalità di garantire una solida integrazione tra i concetti teorici appresi nelle lezioni frontali e gli aspetti più propriamente pratici e professionalizzanti necessari per sviluppare una capacità di ragionamento autonomo e critico. Inoltre ci sara’ una grandissima integrazione e interazione tra i docenti del corso. Molto spesso gli studenti avranno la possibilita’ di godere della copresenza di Professori di entrambi gli atenei. Vi saranno infatti moduli di studio sviluppati in sinergia dai docenti di Humanitas e Politecnico.

I 30 crediti aggiuntivi per avere la laurea triennale in ingegneria biomedica sono compresi nei 360 ECTS o sono da conseguire a parte? Che succede se non si acquisiscono questi 30 ECTS aggiuntivi?

Il corso di laurea MEdtec consente di ottenere 390 crediti: all’interno di questi sono compresi i 180 crediti necessari per chiedere il riconoscimento al Politecnico della laurea in Ingegneria Biomedica. Sarebbe un errore pensare ad un corso di medicine con 30 crediti in più di Ingegneria. Il grande lavoro che è stato fatto dai due Atenei è stato proprio quello di costruire un integrazione totale dei percorsi di studio della medicina e della bioingegneria. MEDTEC va pensato come un nuovo corso di laurea e appunto come una Sinergia potenziante, non solo come la somma di due parti.

Quali sono i punti di forza e di debolezza di questo corso di laurea?

Crediamo che il corso di laurea sia sviluppato per fornire una conoscenza approfondita ovviamente delle scienze mediche, ma anche di avere una base ingegneristica che consente ai ragazzi di seguire anche altre strade oltre a quella ospedaliera e clinica, ossia all’interno di aziende o nel mondo della ricerca.Siamo al primo anno e da poche settimane i ragazzi stanno affrontando la prima parte di corso presso il Politecnico, studiando materie prettamente ingegneristiche. Di sicuro ci sono grandi sfide per i ragazzi. E’ un corso che richiede molto impegno e molta motivazione. Ma anche per questo abbiamo pensato a metodiche didattiche che rendano l’apprendimento divertente ed entusiasmante. Il tutto in un ambiente Universitario moderno che supporta gli studenti non solo in classe ma anche fuori, anche con strumenti di supporto counseling messi a disposizione per tutti i nostri ragazzi.

Può lasciare un consiglio o una frase motivazionale a chi comincia questo nuovo percorso?

Stiamo vivendo la piu’ grande rivoluzione tecnologica dopo quella industriale. E’ un periodo storico unico. La medicina sta cambiando in risposta alle esigenze di un mondo che cambia. Se avete dentro di voi la voglia di migliorare la salute del prossimo, MEDTEC vi darà la possibilità di essere leader del cambiamento.

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Informazioni autore

Redazione IngegneriaBiomedica.org

L’obiettivo che ci sta più a cuore è valorizzare la ricerca biomedica italiana, dare voce ai ricercatori e far si che le aziende biomedicali informino gli studenti, per renderli più coscienti riguardo i recenti sviluppi delle opportunità lavorative nel settore biomedicale, offrire quindi spunti di riflessione a chi è convinto che l’ingegneria biomedica si esprima nella sola ingegneria clinica.

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