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Terapia e Chirurgia

OncoSil™: un trattamento all’avanguardia per il carcinoma pancreatico

OncoSil
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Scritto da Vanessa Palmieri

OncoSil™ è un nuovo farmaco costituito da microparticelle radioattive di fosforo-32 in grado di danneggiare e ridurre il carcinoma pancreatico attraverso una particolare forma di radioterapia a fasci interni. La somministrazione di questo trattamento in casi specifici di cancro al pancreas può aumentare il numero di pazienti operabili, e quindi un più alto tasso di sopravvivenza alla malattia. All’Ospedale San Camillo Forlanini di Roma è stato trattato con OncoSil™ il primo paziente italiano affetto da adenocarcinoma duttale pancreatico.

Radioterapia in pillole

Accuray radioterapia fasci esterni CyberKnife
Figura 1. Esempio di macchinario per radioterapia a fasci esterni. Credits: Accuray-CyberKnife ® S7 

La radioterapia è una tecnica a scopo terapeutico che comporta l’utilizzo di radiazioni di elevata energia, dette radiazioni ionizzanti. Lo scopo principale della radioterapia è di danneggiare le cellule tumorali attuando una morte cellulare controllata (i.e., apoptosi), in modo che il tumore non sia più in grado di crescere e riprodursi. Le radiazioni ionizzanti vengono prodotte da acceleratori lineari che producono fasci di radiazioni ad alta energia come fotoni ed elettroni, con i quali si irradiarea il paziente dall’esterno (radioterapia a fasci esterni), Figura 1.

La radioterapia a fasci interni, detta brachiterapia, consiste nell’inserire radionuclidi direttamente nel tumore. Rispetto alla radioterapia a fasci esterni, ha il grande vantaggio di erogare una dose di radiazione più mirata, riducendo il tempo di trattamento e abbassando il rischio di tumori secondari. Attualmente la brachiterapia viene impiegata nel trattamento del cancro alla prostata, alla cervice, alla mammella e al pancreas.

Le strategie per trattare il carcinoma al pancreas

L’adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC) rappresenta la quarta causa di morte per cancro con la probabilità che, entro il 2030, diventi la seconda. Quando il carcinoma viene diagnosticato, spesso, è già troppo tardi e solo il 15 % dei pazienti presenta un PDAC resecabile, con tasso di sopravvivenza del 5% a 5 anni. Anche dopo l’intervento chirurgico persiste una recidiva locale e sistemica molto comune. Nonostante la chirurgia e la chemioterapia adiuvante, la sopravvivenza media resta di 20-23 mesi dalla diagnosi. Il 30-40% dei pazienti non presenta una malattia resecabile e curabile. A rendere basse le possibilità di efficacia della chemioterapia vi è una scarsa vascolarizzazione del tumore pancreatico, a causa della quale risulta più complicato far arrivare i farmaci al bersaglio tumorale. Basti pensare che nel 2020, in Italia, le nuove diagnosi sono state superiori a 14 mila. In attesa che la ricerca dia risultati più incoraggianti su come riuscire a identificare i pazienti ad alto rischio prima che si manifestino i sintomi, si sta aprendo una strada alternativa per aumentare il numero di pazienti operabili.

PanCo: lo studio pilota di OncoSil™

Lo studio PanCo, iniziato nel 2018, ha valutato una nuova brachiterapia combinata con la chemioterapia standard, con lo scopo di raddoppiare il numero di pazienti operabili. I 12 pazienti reclutati nello studio erano soggetti che presentavano un carcinoma pancreatico localmente avanzato e di diametro compreso tra 2 e 6 cm.

L’impianto consiste nel posizionamento intratumorale mirato di OncoSil, cioè una formula liquida contenente il radioisotopo fosforo-32.

A commercializzarlo è la società di dispositivi medici OncoSil Medical Ltd con sede in Australia. Nel 2020 il farmaco ha ottenuto tutte le approvazioni del Comitato Etico e il British Standards Institute ne ha concesso la marcatura europea (CE).

OncoSil animazione impianto dispositivo
Figura 2. Immagine rappresentativa della fase di impianto di OncoSil™ estrapolata dal video ufficiale del prodotto. Credits: OncoSil™

L’impianto di OncoSil™

Prima di essere trattati con OncoSil™, i pazienti sono sottoposti a vari esami diagnostici per determinare il volume del tumore, quali la tomografia assiale computerizzata (TAC) addominale-toracica, tomografia computerizzata a emissione di singolo fotone (SPECT) e tomografia a emissione di positroni con fluoro 18 (FDG-PET). Il paziente viene anestetizzato e l’impianto avviene sotto guida ecografica endoscopica EUS (Figura 2).

Il radioisotopo 32P emette raggi beta con buona penetrazione nei tessuti: il suo utilizzo, rispetto ad altri radioisotopi, comporta un minor rischio di sanguinamento, di formazione di fistole, di dolore e di traslocazione di semi in organi adiacenti.

Specifiche tecniche

È stato dimostrato che in tumori con diametro superiore ai 2 cm, OncoSil™ viene distribuito per il 25% sul bordo distale del pancreas, per il 50 % al centro e per il restante 25% sul bordo prossimale, rilasciando una dose assorbita di circa 100 Gy (Figura 3).

radiografia impianto farmaco
Figura 3. Brachiterapia – Iniezioni di OncoSil™ nel tumore in una distribuzione del 25%-50%-25% sulla massa del tumore pancreatico. Credits: Endoscopy.

I dati provenienti sia da studi clinici che da usi commerciali hanno dimostrato che:

  • il radioisotopo viene trattenuto nel tumore e solo quantità trascurabili vengono ridistribuite nel corpo attraverso la circolazione sanguigna e l’escrezione;
  • vi sono significative riduzioni delle dimensioni del tumore da 31 mm a 28.5 mm e del volume da 17.7 cm³ a 10.6 cm³;
  • risulta un evidente aumento della vascolarizzazione del tumore, con una maggiore probabilità di migrazione dei farmaci chemioterapici verso il tumore stesso;
  • post-trattamento si ha un tasso del 50% di down-staging del tumore e del 42% di resezione chirurgica.
SPECT impianto OncoSil
Figura 4: Immagine ottenuta con SPECT dopo 4 h dall’impianto- assorbimento di OncoSil™ nel tumore. Credits: Endoscopy.

Nella Figura 4, ottenuta con la SPECT a 4 ore dall’impianto, si può notare l’assorbimento di OncoSil™ nell’adenocarcinoma, verificando che non ci sia dispersione di materiale radioattivo all’interno dell’addome. L’emivita fisica del fosforo-32, ovvero il tempo necessario al materiale radioattivo per decadere per metà, rispetto alla sua quantità originale, è di 14.27 giorni, nei quali il paziente resterà isolato sotto controllo medico. Dopo 12 settimane si ripetono gli esami diagnostici e si valuta la riduzione del tessuto tumorale.

Primo impianto di OncoSil™ in Italia

Per la prima volta in Italia, lo scorso maggio all’ospedale San Camillo Forlanini di Roma è stato impiantato OncoSil™ in un paziente di 65 anni, grazie alla collaborazione multidisciplinare tra le diverse unità – Medicina Oncologica, Fisica Sanitaria, Gastroenterologia e Chirurgia dei Trapianti (Figura 5).

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Figura 5. Equipe del San Camillo Forlanini durante l’impianto OncoSil™. Credits: San Camillo Forlanini

Conclusioni e sguardo al futuro

Il trattamento all’avanguardia del tumore al pancreas con OncoSil™ sta mostrando risultati promettenti per proseguire tutte le tappe di valutazione in clinica. Questo permetterà ad un numero crescente di pazienti affetti da questa patologia specifica di accedere all’intervento e di avere una maggiore prospettiva di vita. Ad oggi è in corso la sperimentazione clinica – guidata dal Prof. Marc Besselink dell’UMC di Amsterdam, uno dei principali chirurghi epato-pancreato-biliari in Europa – per trattare 15 pazienti con OncoSil™, somministrandolo per via cutanea sotto guida TAC meno invasiva. Il nuovo studio si prospetta di sviluppare un metodo standardizzato, replicabile, e soprattutto sicuro per un’applicazione percutanea. L’impatto di questo lavoro consentirà di formare un numero crescente di medici professionisti specializzati nell’impianto del farmaco.


Fonti e approfondimenti
  • AIRC 1 – Carcinoma pancreatico
  • AIRC 2 – Radioterapia
  • Oncosil – Sito ufficiale di prodotto
  • PubMed – Update on the management of pancreatic cancer: Surgery is not enough
  • Fondazione Umberto Veronesi – Possibili cure del tumore al pancreas
  • Endoscopy – Combined chemotherapy and endoscopic ultrasoundguided intratumoral 32P implantation for locally advanced pancreatic adenocarcinoma: a pilot study
  • San Camillo Forlanini – Primo impianto di OncoSil™ in Italia
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Informazioni autore

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Vanessa Palmieri

Sono laureata in Ingegneria Clinica e attualmente studentessa magistrale in Ingegneria Biomedica presso La Sapienza. Mi affascina il mondo dell'Intelligenza Artificiale, delle Neuroscienze e dell'Astronomia.

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